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L’impegno degli studenti santagatesi per onorare la Giornata del ricordo delle vittime di mafia (Foto)

Ci hanno messo grande impegno e passione, dimostrando attenzione e preparazione meticolose gli studenti delle scuole superiori  e medie degli istituti scolastici santagatesi, che hanno onorato nel migliore dei modi la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

L’iniziativa, lanciata su scala nazionale dall’associazione Libera, è stata celebrata ieri al cine teatro “Aurora” con l’incontro degli studenti con il  vice questore Giuseppe Ambrogio, dirigente del locale commissariato di Polizia, e Totò Burrafato, già sindaco di Termini Imerese, oggi ai vertici della “Gesap,” che gestisce l’aeroporto di Palermo.

Il sindaco Bruno Mancuso, in apertura dell’iniziativa organizzata dall’amministrazione con gli assessori Salvatore Sanna e Ilaria Pulejo e la consigliera Dora Damiano, ha sottolineato l’importanza di questi appuntamenti con i ragazzi per trasmettere alle nuove generazioni il vero valore della cultura della legalità.

Burrafato ha quindi raccontato la propria vicenda familiare, l’uccisione del papà Antonino per mano di un commando mafioso il il 29 giungo 1982. La mafia gli fece pagare la colpa di aver svolto in maniera scrupolosa il proprio lavoro di agente di polizia penitenziaria, notificando con puntualità un atto nei confronti del boss Leoluca Bagarella, all’epoca detenuto a Termini Imerese, che proprio a causa di quell’adempimento così solerte del vice brigadiere Burrafato, non poté ottenere il permesso per far visita al padre morente. Un racconto drammatico e struggente che Totò Burrafato ha trascritto nel proprio romanzo  “Tutta un’altra storia”.

Straordinaria la partecipazione degli studenti del liceo “Sciascia-Fermi”, dell’Itet “Tomasi di Lampedusa” e dell’Itis “Torricelli” e gli alunni dei comprensivi “Cesareo” e “Marconi, veri protagonisti della giornata con le loro riflessioni e le domande che hanno rivolto ai due ospiti, nelle quali hanno anche affrontato il tema della realtà locale, con riferimento ai gravi fatti di cronaca del racket delle estorsioni negli anni ’90 sui Nebrodi e alla più stretta attualità che ha portato alla ribalta la mafia dei pascoli.

«L’affermazione dei valori di legalità e rispetto delle regole comincia sin da piccoli e noi possiamo e dobbiamo onorarla dando un giusto esempio ai nostri figli», ha aggiunto il vice questore Ambrogio.

 

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