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Camelot, il sindaco Mancuso dopo l’assoluzione: “Fine di un incubo. Otto anni di sciacallaggio politico” (video)

Il verdetto emesso ieri sera dal collegio del Tribunale di Patti, presidente Mario Samperi, a latere La Spada e Zantedeschi, di piena assoluzione per non aver commesso il fatto del sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso, a conclusione del processo “Camelot”, ha chiuso dunque una pagina nera della storia non solo giudiziaria ma anche amministrativa e sociale della città di Sant’Agata, costretta a convivere per otto anni con un alone insopportabile.

Mancuso, accusato di essere il promotore di una presunta associazione a delinquere esce dunque pienamente legittimato dalla pronuncia del Tribunale che ne ha riconosciuto l’estraneità a quello che era ritenuto il nucleo fondante dello stesso impianto accusatorio, quel presunto “sistema” nell’ambito della gestione delle progettazioni delle opere pubbliche che negli anni tra il 2010 e il 2013 hanno di fatto cambiato il volto della città santagatese.

All’indomani della sentenza di assoluzione, il primo cittadino santagatese ha quindi espresso le proprie considerazioni in una nota diffusa alla stampa (che alleghiamo in calce) e con un’intervista che vi proponiamo di seguito.

La nota

“Accolgo con grande sollievo la sentenza di assoluzione, dopo otto anni, nel processo “Camelot”, che mi ha messo al centro di accuse tanto infondate quanto infamanti. La sentenza conferma che la mia condotta di amministratore limpida e trasparente non poteva mai essere messa in discussione.
Nessuna sentenza può ripagare le sofferenze patite in questi otto lunghi anni ma non per questo voglio iscrivermi al lungo elenco delle “Vittime della giustizia”, verso la quale anzi ho sempre avuto assoluta fiducia ed il dovuto rispetto.
Grazie al cielo, ho continuato a vivere serenamente, cosciente della mia onestà e rettitudine, forte della fiducia e della vicinanza di chi mi vuole bene e ha riposto in me sentimenti di stima che mai sono venuti meno.
In questi anni ho svolto con grande impegno il ruolo di parlamentare, ho avuto la fiducia dei miei concittadini che mi hanno rieletto Sindaco con quasi il 70% dei voti, mi sono dedicato al mio lavoro che ho svolto con la consueta dedizione, ho avuto il conforto e la vicinanza di una famiglia straordinaria e tanti amici affettuosi.
Di contro, sono stato bersaglio di personaggi senza scrupoli, che hanno azionato, senza limiti di cattiveria, un tentativo di delegittimazione personale che ha assunto le forme di una vera e propria persecuzione. Uno sciacallaggio politico ed umano senza limiti. Con il senso Cristiano che mi contraddistingue anticipo il mio perdono per tutte queste persone che hanno tentato di distruggere la mia reputazione.
Un grazie di cuore ai miei avvocati, Alberto Gullino e Pippo Mancuso che hanno dimostrato con professionalità ed affetto la mia totale estraneità ai fatti contestati”.

 

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