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“Camelot”, assolto Bruno Mancuso. Non ha commesso il fatto

Si è concluso poco fa il processo “Camelot”. Il collegio del tribunale di Patti ha assolto il sindaco Bruno Mancuso per non aver commesso il fatto.

Al sindaco veniva contestato di essere il promotore della presunta associazione a delinquere.

Condanna a quattro anni, più le spese, per l’ingegnere Giuseppe Contiguglia, accusato come organizzatore dell’ipotizzata associazione. Prescritte le ipotesi associative per gli altri imputati, ritenuti partecipi, Calogero Silla, Carmelo Gambadauro, Antonino Naso e Maria Grazia Meli Bertoloni. Nei loro confronti, così come per Contiguglia, dichiarata l’estinzione per prescrizione anche di un residuo capo di imputazione per falso.

Condanna a due anni di reclusione per il tecnico Francesco Spitaleri in ordine al reato di calunnia.

Al comune di Sant’Agata Militello, parte civile, riconosciuto il risarcimento danni a carico di Contiguglia, da liquidarsi in separata sede ed il rimborso delle spese di giudizio. Nei confronti Spitaleri, per cui è arrivata l’assoluzione perché il fatto nono costituisce reato per l’accusa di falsa dichiarazione, è stato anche disposto il risarcimento danni nei confronti delle parti civili Antonino e Filippo Floramo e Giovanni Fiamingo. 

Il collegio ha indicato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni.

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