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La protesta dei pescatori. Mancuso: “Solidarietà ai pescatori. Semplificare norme e sanzioni”

Hanno manifestato al Porto di Sant’Agata Militello, unendosi simbolicamente ai colleghi di tutta Italia che negli ultimi giorno hanno presidiato i palazzi del Governo a Roma per protestare contro l’applicazione della legge 154 sul settore peschereccio, che impone un giro di vite ancor più serrato a normative e sanzioni. I pescatori di Sant’Agata Militello chiedono rispetto della dignità, umana e professionale, della loro categoria, chiedono che le norme garantiscano la loro attività, disciplinando in maniera corretta il settore peschereccio, senza soffocare con regole impossibili da rispettare e multe pesantissime. All’appello dei pescatori ha risposto il Senatore Bruno Mancuso, che proprio ieri in Senato ha ricevuto una delegazione della marineria delle Eolie, di Milazzo e di Portorosa.
“Solidarietà all’intero settore peschereccio e vicinanza ai pescatori di Sant’Agata Militello che ieri hanno manifestato al Porto, unendosi alla protesta che si è svolta a Roma in questi giorni, organizzata dall’Unione delle marinerie italiane – ha detto Mancuso -.  I pescatori lamentano le difficoltà a rendere compatibile il loro lavoro con una normativa sempre più stringente e complessa e l’applicazione di sanzioni sproporzionate e insopportabili rispetto alle economie generate da un lavoro faticoso e sempre più impegnativo sotto il profilo burocratico”. Credo che sia necessaria – sottolinea Mancuso – da parte delle autorità europee e del governo italiano, una semplificazione delle norme in vigore ed una revisione dell’entità delle sanzioni applicate, per consentire una normale prosecuzione di questo importante settore produttivo che, specialmente nel meridione, da lavoro a migliaia di famiglie che in questo momento stanno soffrendo e faticano ad andare avanti pur volendo, con estremo sacrificio e nel rispetto della legalità, continuare a svolgere il loro lavoro”.

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