E’ stata recuperata la fontana storica nella Contrada Torrecandele di Sant’Agata Militello, grazie all’iniziativa di Pippo Natoli, presidente della Pro Loco, cui hanno contribuito diverse aziende private e cittadini.
Il taglio del nastro sabato scorso con una breve cerimonia alla presenza del sindaco Bruno Mancuso che ne ha dato notizia sui propri social.
“Un sentito ringraziamento e riconoscenza all’infaticabile Pippo Natoli, presidente della Pro Loco Sant’Agata Militello che con la generosità, la dedizione e l’amore per la propria città che da sempre lo contraddistinguono, ha curato il recupero della storica fontana di Contrada Torrecandele, risalente a più di cento anni fa, la cui vasca originale è stata conservata dal comune sin dagli anni ’70 e più di recente custodita al Castello Gallego.
Un’iniziativa meritoria – conclude il sindaco – che riqualifica un piccolo ma significativo e caratteristico angolo della città, grazie al lavoro di tanti professionisti, artigiani, aziende private e soci della Pro Loco, che hanno fornito il loro prezioso contributo al recupero dell’area”.
Nello spazio riqualificato in cui è stata installata la fontana, è stata collocata anche una targa ricordo con la citazione di quanti hanno collaborato all’iniziativa, in particolare: Sberna srl, Moviter srl, Edil Arte, L’Artigiano del Ferro, Francesco Araca e Carmelo Casella.
“Un sentito ringraziamento e riconoscenza all’infaticabile Pippo Natoli, presidente della Pro Loco Sant’Agata Militello che con la generosità, la dedizione e l’amore per la propria città che da sempre lo contraddistinguono, ha curato il recupero della storica fontana di Contrada Torrecandele, risalente a più di cento anni fa, la cui vasca originale è stata conservata dal comune sin dagli anni ’70 e più di recente custodita al Castello Gallego.
Nello spazio riqualificato in cui è stata installata la fontana, è stata collocata anche una targa ricordo con la citazione di quanti hanno collaborato all’iniziativa, in particolare: Sberna srl, Moviter srl, Edil Arte, L’Artigiano del Ferro, Francesco Araca e Carmelo Casella.
