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Punto nascita, interviene l’Asp: “Porremo in essere tutte le possibili soluzioni”. Intanto c’è chi soffre e chi si avvantaggia dalla confusione.

Era attesa la presa di posizione ufficiale da parte dell’Asp Messina sulla difficile situazione che interessa il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sant’Agata Militello che, come anticipato ieri, ha sospeso i ricoveri delle partorienti a seguito di alcune perplessità sollevate dal sindacato della Uil. Una situazione che sta generando purtroppo confusione in numerose famiglie santagatesi e del comprensorio nebroideo in attesa di un figlio e che rimangono disorientate sulle prospettive a breve termine. Un caos che inevitabilmente non può non generare danni ad un reparto, come quello di Sant’Agata Militello che, nonostante l’ottima qualità e professionalità del personale medico e sanitario che vi lavora, continua per svariate cause, talvolta inevitabili ma altre volte certamente si, a vedere “emigrare” le proprie pazienti in gravidanza verso altri presidi che, di contro, continuano ad “ingrossare” i propri numeri riguardo ai parti. Il vero nocciolo della questione, a quanto sembra, almeno riguardo le criticità esplose nelle ultime ore, riguarderebbe comunque principalmente la disponibilità di personale medico in organico. Sulla situazione venutasi a creare , dopo la nota del sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso (leggi qui), c’era stata anche la replica della stessa Uil (leggi qui) , quindi lo stesso direttore generale dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia (nella foto in una recente visita a Sant’Agata), è intervenuto con il comunicato che di seguito si riporta:
“L’attuale management dell’ASP di Messina, fin dal suo insediamento, ha concentrato la massima attenzione verso le criticità dell’Ospedale di S.Agata; una delle più importanti è certamente la sicurezza del punto nascita, argomento per il quale ho anche partecipato nei mesi scorsi ad un consiglio comunale dedicato”.
In attesa del piano di ristrutturazione, per il quale sono stati stanziati più di un milione di euro, alcuni giorni fa la direzione di presidio ha posto in essere un grande sforzo di riorganizzazione tecnica e logistica, promosso da un gruppo di qualificati professionisti quali il Direttore Sanitario Aziendale Mimmo Sindoni, il Risk manager Nino Giallanza, il Direttore medico di Presidio Paolina Reitano, il Primario Umberto Musarra, coinvolgendo anche il personale di altre divisioni ospedaliere cui sono stati chiesti sacrifici logistici; il percorso era teso a migliorare le condizioni assistenziali dell’ostetricia, per offrire alle donne che si affidano all’Ospedale di S.Agata M.llo tutta l’assistenza sanitaria in sicurezza.
Vengo a conoscenza di una “inusuale nota” di un Sindacato, la UIL FPL, a firma dott. Giuseppe Calapai, nella quale si mettono in discussione le soluzioni tecniche approntate dalla Direzione Medica di Presidio, per consentire l’attività sanitaria in attesa della ristrutturazione; inevitabile a questo punto la temporanea sospensione dell’evento nascita disposta dalla Dott.ssa Paolina Reitano.
Ho una grande stima personale del Sindaco Bruno Mancuso e degli Amministratori dei Paesi Nebroidei abitati da popolazione fattiva e concreta, di cui apprezzo la grande dignità anche nel sopportare i possibili disagi, senza mai utilizzare l’argomento “Sanità” a fini politici; mi impegno a venire a S.Agata per il necessario costruttivo confronto con gli Amministratori e comunico che l’ASP di Messina porrà in essere tutte le possibili soluzioni tecniche ed organizzative per superare la criticità e consentire che anche a S.Agata M.llo l’evento nascita avvenga nel pieno rispetto delle disposizioni di legge tese a garantire la sicurezza delle donne e dei nascituri”.
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