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Torrenova, il costone incenerito. Dopo la paura resta, ovunque, la preoccupazione per pulizia e manutenzione dei terreni.

All’indomani della nottata di fuoco (leggi qui) che ha interessato su due fronti il territorio di Torrenova, (zona Cuffari e sulla 113 zona cimitero) con le fiamme che sono state domate non senza difficoltà a causa del forte vento di scirocco, resta lo scenario desolante del costone incenerito. Fortunatamente, grazie all’incessante lavoro di Vigili del Fuoco e personale di protezione civile, intervenuti insieme a Carabinieri, Polizia, Polizia locale, i danni si sono limitati ai terreni bruciati, senza coinvolgimento diretto di persone e abitazioni limitrofe o in transito sulla provinciale 160 e sulla statale 113, chiuse al transito per l’intera nottata.

Passata la paura delle fiamme resta però, non solo a Torrenova ma ovunque, la forte preoccupazione per la morsa dei roghi che purtroppo ogni anno con inquietante ciclicità attanaglia i Nebrodi e la Sicilia in cui menti subdole e mani criminali continuano di stagione in stagione ad alimentare la distruzione di migliaia di ettari di terreno, mettendo a serio rischio la pubblica incolumità.

La preoccupazione di tutti è quindi rivolta allo stato di cura e manutenzione, spesso carente, di terreni pubblici e privati. Solo la preventiva e puntuale opera di pulizia e sistemazione delle aree, infatti, rappresenta un efficace strumento di difesa per contenere i rischi di incendi che, viceversa, in condizioni di incuria, trovano facile appiglio diventando spesso ingestibili e drammatici.

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