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La tragedia dell’Atlantia, comandante e armatore condannati per la morte di Eugenio Vinci

Condannati a due anni di reclusione Zoran Bauk, 27anni e Jerko Marasovic, 30anni, rispettivamente armatore e comandante dell’imbarcazione “Atlantia”, teatro della tragedia in cui il 13 agosto 2019 nella baia di Hvar in Croazia morì il 57enne manager santagatese Eugenio Vinci

La condanna (come riferito stamani dal quotidiano Gazzetta del Sud) è stato disposta dai giudici del Tribunale di contea di Spalato che hanno riconosciuto i due imputati responsabili di gravi negligenze contro la pubblica sicurezza che hanno causato la morte di Vinci emesso a rischio la vita degli altri passeggeri. L’accusa riguardava in particolare l’installazione all’interno della sala macchine di un generatore alimentato a benzina, il cui utilizzo è invece previsto esclusivamente all’aperto, a causa dei gas di scarico emessi nel funzionamento.

L’emissioni di quel generatore durante la notte, purtroppo, provocarono l’avvelenamento da monossido di carbonio costato la vita ad Eugenio Vinci, trovato riverso all’interno della cabina in cui dormiva, causando gravi conseguenze anche per la moglie di Vinci ed i due bambini, oggi ristabilitisi ma inizialmente in condizioni critiche tanto da essere ricoverati in terapia intensiva. Tra gli intossicati anche il sindaco Bruno Mancuso e la moglie, che facevano anche loro parte della comitiva di otto amici che avevano preso a noleggio il caicco per trascorrere alcuni giorni di vacanza. 

Sarà quindi il procedimento in sede civile a quantificare il risarcimento del danno per le parti offese, rappresentate dagli avvocati Massimiliano Fabio, Giuseppe e Salvatore Mancuso. 

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