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Morì a 36 anni dopo il parto, ginecologa condannata a sei mesi (pena sospesa)

Il giudice del Tribunale di Patti Edoardo Zantedeschi ha condannato in primo grado a sei mesi di reclusione, pena sospesa, una ginecologa all’epoca in servizio presso l’ospedale di Sant’Agata Militello, Lucia Dotto, ritenuta responsabile di omicidio colposo a seguito della morte di una giovane donna, deceduta dopo il parto.

I fatti risalgono al marzo 2016 quando la 36enne straniera ma residente in un piccolo comune  dei Nebrodi, partorì naturalmente la propria bimba, nata in buono stato di salute al nosocomio santagatese.

Le condizioni cliniche della donna  però si aggravarono tanto da richiedere il trasferimento al reparto di rianimazione dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti dove purtroppo morì poco dopo.

Le indagini che ne seguirono, portano al rinvio a giudizio della ginecologa, perché non avrebbe effettuato adeguatamente la rimozione della placenta e non avrebbe trattato adeguatamente, in conformità alle linee guida mediche, la copiosa emorragia le cui conseguenze portarono al decesso della donna.

L’imputata è stata condannata al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili, il marito e la figlia della donna deceduta, rappresentate dall’avvocato Antonella Marchese, da liquidarsi in separata sede, previo pagamento di una provvisionale da 50 mila euro per ciascuna.

Indicato dal Giudice in novanta giorni il termine per il deposito delle motivazioni.

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