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Danni delle mareggiate, pronti a partire i lavori di difesa costiera.

Pronti a partire i “primi interventi di manutenzione e ripristino dei litorali e delle opere di protezione costiera”, su oltre 80 chilometri di fascia tirrenica tra Tusa e Patti, per un importo complessivo di 6,5 milioni di euro, che rappresentano una prima tranche di lavori a carattere di urgenza, nelle more dell’attuazione complessiva del contratto di costa “Tirreno 1”. Come anticipato stamani dalla Gazzetta del Sud, dopo l’esito delle gare celebrate la scorsa estate dalla struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico della Sicilia, sono infatti divenute efficaci le aggiudicazioni per i lavori che, lo ricordiamo, sono suddivisi su tre lotti e riguarderanno il ripristino dei litorali, le esistenti opere di difesa e le spiagge emerse, visti i danni procurati dal fenomeno erosivo ed in particolare dalle mareggiate nell’ultima settimana del dicembre dello scorso anno. Per il terzo lotto, quello di importo maggiore, nel territorio compreso tra Tusa e Torrenova, con interventi previsti anche a Villa Margi, Torremuzza, Caronia, Acquedolci, e Sant’Agata Militello, per i danni a piazzale Impastato e nella zona ad est e ovest di villa Falcone e Borsellino, è efficace l’aggiudicazione dei lavori all’impresa “Consorzio Stabile Galileo”, con sede legale a Vittoria e consorziata esecutrice “Isa Restauri e Costruzioni”. L’importo contrattuale è pari a 1.901.040,11 euro a fronte di un ribasso proposto in fase di gara del 28,3330% sull’importo a base d’asta per lavori di 2.606.978,12 euro.

«Presto – afferma il presidente Musumeci – avremo a disposizione tutti i risultati degli studi tecnici indispensabili per la cantierabilità degli interventi previsti da questo strumento innovativo, il “Contratto di costa”, grazie al quale potremo contrastare in modo efficace e omogeneo il fenomeno dell’erosione. Riusciremo, tra l’altro, a restituire alla gente lidi che in molti casi non esistono più. Nel frattempo, però, è indispensabile ripristinare urgentemente tutte quelle barriere oramai distrutte dalle mareggiate in modo da potere salvaguardare quel che resta dei litorali e creare le precondizioni per un loro pieno recupero».

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