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Stabilizzazione precari, primo round all’amministrazione. Il Tar sospende il provvedimento del Ministero.

Primo round all’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello opposta in giudizio al Ministero dell’Interno che ne aveva bocciato, tramite la Cosfel, la delibera di rideterminazione della pianta organica e fabbisogno di personale del comune, con la previsione di stabilizzazione degli 88 lavoratori precari in servizio presso l’ente. Con ordinanza del 4 dicembre, la seconda sezione del Tar di Catania ha accolto l’istanza cautelare, sospendendo l’efficacia del provvedimento impugnato dall’amministrazione santagatese e fissando l’udienza di merito al gennaio 2021.

“Nell’ultimo anno abbiamo lavorato per rimettere ordine nei conti del Comune, adottando un piano di riequilibrio pluriennale e tutti gli atti necessari per procedere legittimamente alla contrattualizzazione dei precari – commenta il sindaco Bruno Mancuso –. Abbiamo però dovuto subire una decisione del Ministero dell’Interno che riteniamo ingiusta e per questo è stato instaurato un contenzioso volto alla difesa e alla tutela degli 88 lavoratori contrattisti che prestano servizio presso l’ente, che hanno pieno diritto alla stabilizzazione. Ringrazio l’avvocato Rosario Ventimiglia che difende nel giudizio la posizione del Comune e l’avvocato Flavia Galbato che si è costituita su incarico del sindacato MGL”.

L’amministrazione comunale santagatese, dopo il mancato accoglimento dell’istanza da parte del Ministero, aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale in forza della previsione normativa secondo cui la spesa necessaria per la stabilizzazione è a totale carico della Regione Siciliana e non comporta alcun onere per l’ente attualmente in riequilibrio.

“La decisione assume rilievo per migliaia di lavoratori siciliani e per i molti comuni che ad oggi ancora non hanno potuto definire le procedure di stabilizzazione secondo le norme recentemente approvate dalla Regione – aggiunge l’assessore al bilancio Antonio Scurria –. Il Tar, seppure in questa prima fase cautelare, riconosce l’applicabilità al nostro caso dell’art. 259, comma 10, del Tuel n. 267/2000 che stabilisce che le regioni a statuto speciale possono farsi carico delle risorse finanziarie necessarie alla stabilizzazione. Spiace solo che in questa coraggiosa battaglia in difesa dei lavoratori posta in essere dalla nostra amministrazione non tutti siano stati dalla stessa parte, preferendo percorrere la strada delle inutili polemiche o, peggio, di incomprensibili quanto bizzarre interpretazioni normative”.

Sulla vicenda si registra quindi il commento di Pippo Cardenia, segretario regionale MGL, e Fernando Stazzone, rappresentante presso il Comune di Sant’Agata Militello: “Continueremo a stare accanto ai lavoratori in ogni sede, politica e giudiziaria, al fine di vedere riconosciuto il loro diritto alla stabilizzazione. Auspichiamo che la Regione Siciliana possa determinarsi al più presto per tutelare anche le migliaia di lavoratori che prestano servizio presso i comuni in dissesto finanziario o in piano di riequilibrio, che hanno pari diritti di tutti gli altri”.

 

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