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L’ultimo bilancio. Nessun taglio a servizi e casse salvate dall’indebitamento. Sterili accuse da un’amministrazione in smobilitazione

Ci si può dilettare in esercizi di scrittura notturna, o di mattina presto, ma ben oltre i comunicati di sorta, i fatti parlano chiaro. Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione, i cui termini per l’adozione erano scaduti il 30 marzo scorso, dopo un commissariamento ancora una volta disposto a causa dei ritardi dell’amministrazione Sottile. Appellarsi oggi a presunte manovre e stratagemmi, accusare la controparte politica di “babbiare” con le esigenze della città, altro non è che l’ennesimo, ultimo, tentativo  di cercare alibi alle proprie inefficienze e mettere le mani avanti riproponendo un copione già visto e che ha stancato ormai la stragrande maggioranza delle popolazione. Il dato concreto è che l’amministrazione Sottile è ormai in smobilitazione, senza un vero e proprio gruppo in suo appoggio,  con gli stessi “indipendenti” Fachile e Carrabotta che in aula hanno pesantemente lamentato la “incapacità dell’attuale amministrazione di gestire anche l’ordinario come la pulizia e il ripristino delle strade dissestate, il degrado nei quartieri e l’abbandono delle contrade, la pessima gestione dei servizi a domanda individuale quali la mensa scolastica e il servizio di scuolabus ed altri, ritenendo, altresi, irrispettoso che l’amministrazione non abbia condiviso preventivamente l’indirizzo economico amministrativo con il consiglio, continuando a subire un’imposizione quasi dittatoriale dall’esterno”.
Per l’opposizione il giudizio politico pesantemente negativo è stato espresso dal consigliere Domenico Barbuzza. “Un’azione amministrativa francamente disastrosa sotto i punti di vista nonché la totale mancanza di condivisione delle scelte operate dalla giunta in tema di programmazione economica e finanziaria. I diversi emendamenti apportati al documento unico di programmazione (DUP) ed al bilancio di previsione dimostrano una visione politico-amministrativa del tutto opposta a quella dell’amministrazione Sottile, tanto da richiedere modifiche sostanziali relativamente all’impiego delle risorse pubbliche. Non è stata condivisa – afferma Barbuzza –  così come accaduto lo scorso anno, la previsione di accendere nuovi mutui per quasi 500 mila euro, da rimborsare nei prossimi decenni, per la realizzazione di opere pubbliche, scelta incompatibile con l’attuale situazione economico-finanziaria, ben potendo, peraltro, l’Ente accedere a finanziamenti statali e regionali. Anche con riferimento alla destinazione dell’avanzo di amministrazione vincolato il Consiglio ha inteso perseguire una strada più prudente, finanziando opere pubbliche di viabilità, come la realizzazione di sei nuove rotonde per 105 mila euro a titolo di compartecipazione per un finanziamento concesso nel 2010 (realizzazione prevista nell’annualità 2015) dal Ministero delle Infrastrutture Trasporti che, ad, oggi, l’amministrazione Sottile non è stata in grado di realizzare. Nessun taglio ai servizi alla persona, alla viabilità, alla scuola, al servizio idrico ed alle manutenzioni in genere è stato posto in essere dal Consiglio rispetto alle previsioni di bilancio proposte dall’amministrazione comunale. In pochi giorni non era possibile fare molto di più, atteso che quasi tutti i capitoli di bilancio risultano gia impegnati e non emendabili, anche se, comunque, si è dato un segnale di scelte responsabili volte alla esclusiva salvaguardia dei conti pubblici e della garanzia dell’erogazione dei servizi essenziali”.
Per il consigliere Elisa Gumina, invece, “E’ ormai inarrestabile il declino che subisce la nostra cittadina, devastata da una azione politico-amministrativa inadeguata e confusa che in quasi 5 anni ha trasformato Sant’Agata da cittadina di riferimento dei Nebrodi a fanalino di coda dei Nebrodi. Questa è la lettura politica dei dati che costituiscono il Bilancio di previsione 2017, questa è la verità che si tocca con mano. Che voto esprimere dopo questo bilancio politico? Che voto esprimere riguardo ad un bilancio di previsione che, nei fatti, è svuotato dalla sua funzione programmatica? Il forte senso di responsabilità mi porta ad esprimere parere favorevole, in conformità ai pareri resi dagli Uffici e dal Collegio dei Revisori dei Conti. Resta comunque l’amaro in bocca per il vuoto profondo davanti ai nostri occhi”.

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