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“Legalità..una cultura possibile”, la testimonianza di Maria Falcone

Energia, commozione, senso civico, rispetto delle istituzioni e molta sinergia con il tema della legalità. Questo e molto altro è emerso nel corso dell’intensa mattinata  presso l’Istituto Marconi di Sant’Agata Militello in occasione della conferenza “Legalità..una cultura possibile”, alla presenza della professoressa Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci dalla mafia. Nell’auditorium dell’edificio scolastico, gremita in ogni ordine e spazio, la professoressa Falcone ha relazionato con molta delicatezza e fermezza davanti ai numerosi studenti e insegnanti presenti all’incontro promosso dal dirigente scolastico Carmelo Belfiore, con la preziosa collaborazione della referente alla legalità Angela  Marciante che ne ha curato l’organizzazione e della professoressa Lucia Di Fazio che ha moderato l’evento. Dopo l’intervento di introduzione della professoressa Di Fazio che ha ricordato la figura del magistrato Falcone, ha preso la parola il preside Belfiore che ha ringraziato tutti i presenti, dedicato parole molto significative alla professoressa Falcone ed ha esortato gli studenti a credere sempre nella magistratura. Il video ha ripercorso importanti episodi di vita, pensieri, parole e convinzioni di Giovanni Falcone durante la sua importante missione di lotta alla mafia. Un vero e proprio ritratto  del magistrato frammentato dallo scorrere fluente  di immagini che invece di essere corredate da semplici didascalie, avevano come sottofondo  le stesse parole del magistrato.

“La mafia non è invincibile: è un fatto umano e come tale ha un inizio e una fine. Occorre però impegnarsi nel quotidiano a sconfiggerla contrapponendo il senso di rispetto e lealtà verso il prossimo. Ognuno deve fare la sua parte”. E’ a questo pensiero che si è ricollegata la professoressa Falcone al termine della proiezione. “Voi, cari ragazzi, dovete coltivare il germe della legalità; rifiutare i falsi miti proposti dalla Tv. Dovete imparare e agire secondo democrazia. Mio fratello Giovanni  credeva fermamente nella democrazia ed era un fanatico della patria, amava la libertà e aveva un senso innato del dovere. La paura? C’era. Ma un uomo, diceva Giovanni, deve lottare contro la paura”, ha concluso con le parole dell’amato fratello, Maria Falcone, non prima di aver ricordato interessanti aneddoti e piccole storie legate alla figura del fratello Giovanni.
All’incontro erano presenti le forze dell’ordine, il vice questore aggiunto Daniele Manganaro,  il vice sindaco di sant’Agata Militello Nino testa,  il presidente del consiglio comunale di Sant’Agata Militello Antonio Scurria, i sindaci di Militello Rosmarino e Alcara Li Fusi Vincenzo Lo Re e  Nicola Vaneria, la dirigente scolastica dei licei Sciascia Fermi Maria Larissa Bollaci e la professoressa Giuseppina Leone e la dirigente dell’istituto Zito Suor Valeria Marotta.

Samanta Pino

 

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