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“Revisori dei conti, pilastro della pubblica amministrazione. Siano garantiti professionalità ed equo compenso”.

Un’interrogazione ai Ministri dell’Interno e degli Affari regionali per chiedere l’aggiornamento della normativa vigente sulla disciplina dell’importante figura del revisore dei conti negli enti locali. E’  l’iniziativa del Senatore Bruno Mancuso (Ap).
“E’ arrivato il momento di garantire la professionalità e valorizzare il ruolo, anche dal punto di vista economico, di una figura riconosciuta come pilastro nell’organizzazione dell’ente locale, nel quale svolge una funzione insostituibile di presidio di legalità –  sostiene Mancuso –. Non è più ammissibile considerare tale ruolo contestualmente una risorsa e un costo della politica”.   Mancuso evidenzia come dall’elenco tenuto presso il  Ministero dell’Interno dal quale le prefetture estraggono i nominativi dei revisori degli enti locali, risultano iscritti oltre sedicimila commercialisti ai quali non viene riconosciuto un equo compenso, che dovrebbe essere aggiornato triennalmente ma è fermo al 2005. Sono sempre più frequenti quindi i casi di professionisti che, disincentivati dalla sproporzione tra responsabilità e compensi, rinunciano all’incarico.
“Si sono verificati molti casi nel nostro Paese di mala gestio e mancati controlli che hanno comportato situazioni disastrose – afferma Mancuso –. Molto spesso, analizzando il comportamento di chi doveva controllare, si è rilevato che i disastri si potevano evitare se ci si fosse comportati con la normale diligenza richiesta al gestore di funzioni pubbliche”.
Alla luce di ciò, il Senatore Mancuso chiede ai Ministri dell’Interno e degli Affari regionali, un aggiornamento della normativa sui revisori al fine di adeguare al rialzo i limiti massimi ai compensi ed introdurre limiti minimi alla retribuzione, rimodulare la composizione del collegio dei revisori con la presenza di un revisore alla prima esperienza in modo tale da favorirne la crescita, rivedere le funzioni riguardo ai pareri sui regolamenti, ed abrogare la norma che prevede che nelle unioni ove i comuni hanno trasferito tutte le funzioni fondamentali si debba prevedere un revisore unico obbligato a svolgere la revisione su tutti gli enti partecipanti, oltre l’unione stessa.

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