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Giudice di pace, si riparte. Firmata la convenzione tra sette comuni. Ecco quanto costa

Dopo la pubblicazione del decreto in gazzetta ufficiale, con la ratifica della sentenza del Tar (leggi qui),  la firma della convenzione per la gestione associata rappresenta il definitivo via libera per la riapertura, a partire dal 13 Luglio, dell’ufficio del giudice di pace di Sant’Agata Militello. Al palazzo municipale santagatese c’erano i rappresentanti dei sette comuni consorziarti. Oltre Sant’Agata (capofila), i comuni di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Militello Rosmarino, San Marco d’Alunzio, San Fratello  e Torrenova, per un bacino complessivo di 32 mila abitanti. La convenzione consente di realizzare tutti i procedimenti amministrativi riguardanti la gestione tecnica, contabile e giuridica dell’ufficio che sarà dotato di un funzionario di categoria D6 amministrativo, un istruttore amministrativo di categoria C, due operatori amministrativi di categoria B ed un ausiliario. Poco più di 212 mila euro il costo annuo stimato per il funzionamento dell’ufficio. Di queste, 160 mila euro riguardano i costi del personale (totalmente a carico del comune capofila) mentre 52 mila euro è il totale per le spese di funzionamento. La ripartizione annua delle spese di funzionamento è proporzionata alla grandezza del Comune. Secondo le stime, dunque, Sant’Agata Militello, centro capofila, dovrebbe sborsare circa 181 mila euro annue (compresi costi personale a totale carico), quindi nell’ordine, Acquedolci (9 mila euro), Torrenova (6800 euro), San Fratello (6300 euro),  Alcara Li Fusi e San Marco d’Alunzio (3300 euro), Militello Rismarino (2100 euro).

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