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Primo Mediterraneo, convegno sul “mare più antico della storia”

Si è svolto presso la sala dei principi del Castello Gallego , l ‘incontro con l’archeologo Sebastiano Tusa, autore di “Primo Mediterraneo – Meditazioni sul mare più antico della storia” che ha coinvolto gli studenti del liceo “Sciascia Fermi” di Sant’Agata Militello.  All’evento, moderato dal professore Giuseppe Salerno, sono intervenuti la dirigente scolastica Maria Larissa Bollaci ,  il presidente del parco dei nebrodi Antoci  per i saluti inziali che hanno dato  il via all’interessante dibattito che ha visto come interlocutori Luigi Limina ,  il noto archeologo,nonchè docente di Paleontologia presso l’università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Soprintendente del Mare della Regione Sicilia e l’Arch.  Antonino Lo Castro, Storico dell’Arte e docente di Storia dell’Arte presso l’istituto Sciascia- Fermi. Durante il convegno , è stato illustrato e analizzato ,attraverso un’accurata analisi che ha trascinato gli attenti studenti, il saggio a firma dell’archeologo Tusa e sulla base di questasono state approfondite diverse e interessanti riflessioni sugli  aspetti che peculiarizzano  la storia più antica del Mediterraneo  a partire dalla preistoria all’epoca medievale. Il mediterraneo , inteso quale mezzo di trasporto di merci e culture e non solo. Il saggio ,infatti, propone numerose riflessioni sugli elementi che hanno caratterizzato la lunga vicenda mediterranea, il mare più antico visto anche nelle vesti di fondamentale deposito di biomasse che hanno garantito la vita e lo sviluppo di molte comunità della costa. Durante il dibattito,infatti, gli esperti hanno posto l’attenzione ai miti e ai riti legati al mare ideati dai popoli per difendersi dai pericoli causati dalla stessa distesa azzurra. Sono stati,inoltre, stimolanti spunti di riflessione,le complessità e le diversità etniche che hanno permesso  la creazione di un mosaico culturale.

Samanta Pino

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