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Il “Medico In…Forma”. La correzione chirurgica dell’astigmatismo

La maggior parte degli astigmatismi vengono ben corretti con l’uso degli occhiali o ancora meglio con le lenti a contatto. Se ci si vuole “liberare degli occhiali” o si registra un’intolleranza alle lenti a contatto o semplicemente per un fatto estetico è possibile ricorre alla correzione chirurgica. Ne parliamo con il dott. Davide Donzelli, chirurgo oculista.

Dott. Davide che cosa è l’ astigmatismo?

Donzelli
È una condizione ottica molto comune dovuta ad una peculiare conformazione topografica della cornea che ha un aspetto ovaloide anziché sferico. Si immagini di tenere un pallone tra le mani e di schiacciarlo, la sua forma inizialmente sferica, corrispondente alla cornea normale, diventa ovale, simile ad un pallone da rugby, con un meridiano a maggior curvatura (quello più schiacciato) ed uno a minor curvatura ad esso perpendicolare. Si tratta per lo più di un’anomalia congenita individuabile sin dai primi anni di vita e che si modifica pochissimo nel corso degli anni. Gli astigmatismi posso essere di tipo ipermetropico, miopico o misti.

Come si può correggere?

 La maggior parte degli astigmatismi vengono ben corretti con l’applicazione di lenti, cosiddette toriche, su occhiali o ancora meglio come lenti a contatto. Per la correzione chirurgica, oggi sempre più perfezionata, la tecnica più utilizzata è la fotocheratectomia con laser ad eccimeri. L’intervento si svolge ambulatorialmente, con le sole gocce di anestetico; la dimissione è immediata. Dopo3 o 4 giorni si è in grado di svolgere la normale vita di relazione. Una visione nitida si acquisisce dopo circa 10 giorni. Questo intervento è consigliato ai soggetti di età inferiore ai 45 anni.

 Tutti gli astigmatici possono sottoporsi all’ intervento?

In pratica si, anche se personalmente richiedo ai miei pazienti una motivazione all’ intervento, che può essere : il cattivo rapporto con gli occhiali o l’intolleranza alle lentine a contatto o anche una pura questione estetica. Ho potuto constatare che  su molti dei soggetti trattati, l’intervento ha avuto un effetto psicologico estremamente  positivo soprattutto in rapporto  alle attività  nelle quali  precedentemente  si sentivano  in qualche misura limitati (es. attività sportive, talune attività lavorative etc.).Mi sto ,comunque, riferendo agli astigmatismi regolari, quelli, cioè, non dovuti a situazioni patologiche quali, per esempio, il cheratocono, gli esiti di traumi, le cheratiti erpetiche ecc. Questi ultimi possono essere, comunque, trattati con metodiche chirurgiche diverse.

Con l’intervento si risolvono tutti i problemi legati all’astigmatismo?

astigmatismoE’ bene sapere che con il laser si agisce sulla cornea modificandone la curvatura permettendo di vedere  bene senza l’ausilio degli  occhiali  o di altre correzioni. I problemi legati all’ambliopia cioè all’occhio pigro”, che frequentemente si associano all’astigmatismo non vengono in nessun modo influenzati  dall’intervento. Un soggetto, per esempio, che con la massima correzione riesce a vedere solo 5/10,vedrà sempre5/10 dopo l’intervento laser ma senza occhiali.

Dott. Donzelli, da quanto sin qui detto, l’intervento ha solo effetti positivi, ma è possibile che non riesca? In altre parole, che rischi ci sono ?

Non c’è alcun rischio di peggiorare la qualità visiva o di alterare l’ integrità dell’occhio, soprattutto se dalla visita oculistica non si rilevano alterazioni morfologiche della cornea o della lacrimazione di base (in tal caso non sussisterebbero le indicazioni all’intervento). Nella peggiore delle ipotesi  (possibilità in verità sempre più infrequente) può  verificarsi un’ ipocorrezione, cioè il residuare di un difetto visivo, seppure di entità di molto inferiore a quello di partenza.

Ringraziamo il dott. Davide Donzelli per la sua collaborazione.

Alberto Visalli

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