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Docenti e personale Ata. La scuola scende in piazza

Si svolgerà domani , martedi 5 maggio, a partire dalle 8.30 davanti scuola Capuana, la manifestazione  di protesta , organizzata dal personale docente e ATA  dell’istituto comprensivo Cesareo , contro il disegno di legge presentato dal governo. Nella lettera sottoscritta dai manifestanti  si rivolge un chiaro invito ai genitori e agli alunni stessi a partecipare alla protesta . “  Giorno 5 maggio combattiamo una dura lotta per il nostro futuro e chiediamo il vostro aiuto, il vostro sostegno, la vostra forza”. Un appello  disperato per ribellarsi al” ddl della vergogna” che , come sottolineano nella lettera i docenti ed il personale ATA, “presenta tante criticità ed è un attacco mortale alla scuola pubblica”.  Nel documento, indirizzato a genitori e alunni, vengono spiegati i motivi che hanno spinto all’organizzazione del corteo che domani percorrerà le vie di Sant’Agata Militello. “Il Governo ha pianificato una sorta di scuola-azienda con Presidi-manager che avranno un potere immenso, potranno scegliere gli insegnanti dei tuoi figli da una sorta di “panchina virtuale” chiamata Albo territoriale, dove noi insegnanti saremo inseriti. Da questi albi prenderanno i docenti per inserirli nelle loro scuole, ma non per sempre, per piani triennali, quindi potrà capitare che i tuoi figli avranno un insegnante a cui si affezioneranno, che li renderà felici di andare a scuola e dopo tre anni lo vedranno sparire nel nulla, riposizionato nell’albo territoriale in attesa che un “buon preside” lo richiami da qualche altra parte, magari lontano centinaia di chilometri. O potrà capitare che si ritroverà ad insegnare materie affini. Tuo figlio innanzitutto ha bisogno di insegnanti competenti. “La scuola statale, quella che i vostri figli frequentano ogni giorno per anni ed anni, avrà sempre meno fondi; si legge, infatti, sul piano della “Buona Scuola” che: “Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra scuola”. Questo significa che non son previsti ulteriori investimenti pubblici, c’è scritto chiaramente che “i limiti saranno quelli delle risorse disponibili”, e che saranno i privati a investire sulla scuola. Ma questo porterà a scuole di serie A e scuole di serie B, o C addirittura. Immaginate quanti investimenti privati in zone ricche del Paese, ma chi investirà nelle zone depresse? Chi investirà nei quartieri di periferia delle città? Nessuno. Ci saranno scuole gioiello e scuole che cadono a pezzi. Ma i vostri figli devono avere le stesse possibilità, in qualunque zona d’Italia siano nati. E quale sarà il risultato? Ci saranno sempre più scuole private e scuole statali extralusso per i figli dei ricchi e le scuole disastrate per tutti gli altri. Una riforma che crea diseguaglianza sociale quindi, che crea discriminazione territoriale. Il governo ha tentato di far passare una riforma reazionaria per una riforma rivoluzionaria. In televisione, sui giornali, son passati messaggi falsi, messaggi che prospettano una scuola nuova, migliore, mentre la realtà dice che la scuola sarà distrutta. Noi vogliamo una scuola “Buona”, una scuola dove i vostri figli vivano serenamente ed in armonia, una scuola dove si insegna la democrazia, la solidarietà, la cooperazione, l’integrazione. Una scuola sicura, anche dal punto di vista strutturale, una scuola con classi formate da un massimo di 23 alunni. Basta con le classi pollaio. I vostri figli hanno il diritto di essere seguiti non di essere numeri in un elenco”.

Samanta Pino

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