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LAVORI PUBBLICI, IL GRANDE SCONTRO

chianu rizzuLAVORI PUBBLICI

Quella sui lavori pubblici è la madre di tutte le battaglie politiche santagatesi. L’eterno scontro fatto di eredità lasciate dall’amministrazione Mancuso e dissipate dall’attuale gestione. Il primo grande duello del 2014 giunge subito a Gennaio, a suon di conferenze stampa. Il gruppo Sottile gioca d’anticipo, convoca una conferenza stampa il giorno prima di quella già preannunciata dalla maggioranza, proponendo una litania di “excusatio”, giocata sull’equivoco in termini tra opere “finanziate” ed “ammesse a finanziamento”, di “siamo in attesa” e disconoscimento di responsabilità, promesse di cantieri pronti a partire, rilancio e pianificazione. Dall’altra parte l’opposizione propone, invece, la lunga lista delle opere che da mesi attendono ai box il semaforo verde. Si parla di venti progetti per trentacinque milioni di euro. Tutto bloccato, fermo, o comunque, in clamoroso ritardo. Nel corso dell’incontro la maggioranza parla anche di responsabilità politiche e di scelte evidentemente sbagliate che hanno portato all’ingolfamento della macchina comunale ed al rallentamento di un processo di crescita e sviluppo.
panoramica campoNel corso dell’anno saranno quindi numerose le occasione nelle quali l’amministrazione si farà trovare impreparata di fronte a progetti che non vanno avanti, vedi riqualificazione dell’impianto sportivo “Fresina” , con graduatoria di finanziamento confermata rispetto a quanto già avvenuto anni fa ma senza che i lavori abbiano ancora visto la luce. I sindacati stessi, seppur tacciati di essere, quasi come la stampa, politicizzati, hanno più volte sollecitato l’avvio di parecchi lavori, per ridare ossigeno all’occupazione nell’agonizzante settore edilizio. La riqualificazione del Museo dei Nebrodi e la riconversione dell’ex Onmi per destinarlo agli uffici del commissariato, progetti anche questi partoriti in altra epoca politica, sono le uniche due opere di rilievo che a fine anno riescono a concretizzarsi.
valloneposta1Sul bilancio dell’anno dei lavori pubblici pesano come un macigno il finanziamento perso per la riqualificazione del “Chianu Rizzu”, con conseguente ridda di giustificazioni, contraddizioni e clamorose smentite, i continui ritardi nell’avvio della riqualificazione di villa Falcone e Borsellino, il cui incarico di direzione dei lavori è stato revocato all’architetto Paratore, poiché indagato, lo stato d’abbandono in cui versano contrade e torrenti e ovviamente la vicenda legata al completamento del Porto, cui spetta un capitolo a parte.

 

 

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