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Riequilibrio, comune promosso dalla Corte dei Conti. Ora gli altri step per il risanamento.

Comune di Sant’Agata Militello promosso alla luce di un “complessivo miglioramento della situazione finanziaria”, per aver “notevolmente incrementato gli accertamenti e avviato un processo di miglioramento della percentuali di smaltimento dei residui attivi e di recupero dell’evasione tributaria” e compiuto “un apprezzabile sforzo verso l’attuazione degli impegni assunti, i quali appaiono complessivamente congrui e astrattamente realizzabili”. Così la Corte dei Conti della Sicilia, sezione di controllo, ha motivato l’ok al piano di riequilibrio ventennale che l’amministrazione guidata dal sindaco Bruno Mancuso ha predisposto ed approvato nel 2019 (lo scrive la Gazzetta del Sud di oggi).

Nella delibera, predisposta a seguito dell’adunanza del 9 marzo scorso, al termine della quale c’era stato il semaforo verde al riequilibrio (leggi qui), i giudici contabili analizzano tutti gli aspetti della proposta di riequilibrio, suddivisa in 10 azioni di incremento delle entrate e sette azioni per la riduzione della spesa. Valutazioni positive sono state espresse su acquisizione dei diritti di segreteria per lo sportello unico dell’edilizia, con il target raggiunto, e sull’avvio della riscossione di Imu e Tasi per gli anni precedenti, sulla riduzione prevista per le spese del personale, salvo gli aumenti contrattuali, e quella per i costi della politica. Giudizio parzialmente positivo, invece, per l’incremento di entrate dal servizio idrico e l’estinzione dei mutui.

Le annotazioni critiche della Corte riguardano invece la necessità di procedere con l’attuazione del piano dei parcheggi a pagamento, la cui gara di esternalizzazione è tuttora alla centrale di committenza, di riscuotere l’imposta sulla pubblicità e gli introiti per sanzioni al codice della strada, la parziale applicazione dell’imposta di soggiorno ed il mancato adeguamento di costi ed oneri di costruzione, misure queste ultime in parte rallentate dalla pandemia.

Il giudizio complessivo sul piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti è dunque positivo ma adesso serve rispettare gli impegni presi sulla strada del risanamento delle casse comunali. L’approvazione del piano di riequilibrio, come è noto, è infatti subordinata ad alcune precise prescrizioni, su tutte la necessità di incrementare la capacità di riscossione delle entrate “vero nodo centrale della situazione di grave criticità dell’ente”, che saranno oggetto del vaglio semestrale della stessa Corte sul conseguimento degli obiettivi intermedi.

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