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Calogero Germanà: “La fotografia, mia più grande passione!”

Da ragazzo ha una sola grande passione: la fotografia. Molte foto di eventi sportivi del comprensorio dei Nebrodi portano la sua firma. La sua apparecchiatura professionale lo contraddistingue. Fotografare per lui è un arte che lo emoziona. A “Talenti Cercasi”, Calogero Germanà.

Ciao Calogero, parlaci di te.

Beh, che dire! Ho 44 anni, sono nato a Capo d’Orlando dove vivo tutt’ora. La mia più grande passione è sempre stata la fotografia fin da quando ero un ragazzo. Sono felicemente sposato dal 1998, ho due figli.

Quando e come ti sei avvicinato alla fotografia?

Mi è sempre piaciuta la fotografia. Una delle mie prime macchine fu la Polaroid  per poi passare alle reflex a pellicola completamente manuali fino ad arrivare ad oggi alle reflex digitali. Ovunque andassi portavo sempre con me la macchina fotografica e scattavo foto a qualunque cosa mi colpisse in quel momento.

Fotografi per lavoro o per “piacere”?

Ho iniziato a fotografare per passione, ma quando me ne capita l’occasione lo faccio anche per lavoro.

Cosa ti piace fotografare?

Fotografo di tutto: dai paesaggi alle cerimonie, agli eventi sportivi …

Cosa rappresenta per te la fotografia in termini emotivi?

Bella domanda! Per me la fotografia rappresenta la possibilità di fermare un istante nel tempo e di rivivere quell’emozione ogni volta che la si rivede, ma anche la possibilità di esprimere la propria creatività. La fotografia, per me, è ciò che la parola in sé contiene, cioè la possibilità di “disegnare con la luce”.

Ci racconti qualche evento che hai fotografato che ti ha emozionato particolarmente?

Un evento che mi ha emozionato particolarmente è stato quando, al matrimonio di un amico, siamo andati in spiaggia per fare le foto e gli sposi sono caduti in acqua. È  stato molto divertente perché loro erano veramente felici ed hanno riso molto dell’accaduto. Sono quindi riuscito a fare delle foto molto particolari e naturali.

Fotografare nell’era digitale significa scattare e poi trascorrere diverso tempo al Pc, vero?

Dipende dal formato in cui si scatta. L’era digitale permette di scattare in JPEG o  RAW, quest’ultimo è il file grezzo da sviluppare, come si sviluppava una volta il rullino. Io scatto in formato RAW e quindi devo poi sviluppare i file in camera RAW. Questo processo può portare via anche parecchie ore, dipende dal numero di foto da sviluppare.

 

Spesso si parla di foto-ritocco. Che ne pensi? Quando, secondo te, va o non va usato?

Questa è una domanda per cui ci vorrebbe una spiegazione complessa. Posso solo dire che il foto-ritocco è sempre esistito e che, come per ogni cosa, l’uso eccessivo per me non va mai bene. Comunque la fotografia è un’arte dove ognuno esprime ciò che vuole nel modo in cui preferisce.

A chi vorrebbe “dedicarsi” alla fotografia che consiglio daresti?

Posso solo dire di metterci tanta passione ed in bocca al lupo!

Alberto Visalli

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