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Proclami, annunci e calunnie non cancellano due anni di ritardi ed inefficienze

In altri paesi, come è giusto e sacrosanto che sia, ai primi “sospetti” e timori, sono arrivati coi radar per fare i sondaggi e capire come intervenire prim’ancora di avvertire i primi scricchiolii. Qui, dopo due anni e tre mesi di pieno disastro, trascorsi ad affacciarsi la mattina per scoprire quale pezzo era man mano crollato, siamo ancora al tempo degli annunci. delle promesse… e delle calunnie. E pensare che qualcuno, dopo 829 giorni di nulla, vorrebbe persino che la città li applaudisse! Un copione già scritto e già visto quello andato in scena al consiglio aperto sulla questione del lungomare. Un canovaccio che purtroppo, per chi ne è autore, viene costantemente contraddetto dai fatti clamorosi. Ultima beffa quella dei fondi(200 mila euro) promessi dalla Regione per l’intervento di somma urgenza che in realtà, si scopre, vengono prelevati dal finanziamento stesso, già esiguo (2.200.000) dell’intervento del Patto per il Sud. Un po’ come dire, vi facciamo un regalo…ma coi vostri soldi! I tecnicismi sulle voci del capitolato (varie, eventuali, pubblicità etc etc) le lasciamo a chi è abituato a districarsi nel linguaggio burocratese, la sostanza non cambia ed è palese.
“Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile – sottolinea un documento firmato dal gruppo di opposizione –  contribuirà per “l’eventuale differenza”, pari a soli 30.000 euro. Tale scelta è del tutto incomprensibile – sostengono i consiglieri – tenuto conto che, a parere di chi scrive, le somme previste per la ricostruzione del muro dovrebbero essere incrementate anziché ridotte, al fine di avere certezza di realizzazione di un progetto complessivo che tenga conto anche delle aree immediatamente limitrofe al Vallone Posta, in cui già emergono i primi segnali di dissesto e su cui non si prevede alcun intervento strutturale”.
A ciò si aggiungono le inefficienze di un percorso tecnico che, nonostante l’infinito tempo trascorso tra interlocuzione, sopralluoghi e foto a beneficio di blog e giornali, pare manifestare ancora numerose criticità.  “Il progetto redatto a giugno 2016 dalla Città Metropolitana di Messina non era cantierabile – sostiene ancora il documento dell’opposizione – Palesi carenze tecnico-amministrative, negate fino a ieri dall’amministrazione comunale ed oggi confermate senza alcuna ombra di dubbio. Non si comprende, infatti, come, a distanza di sette mesi dalla seppur tardiva redazione del progetto da parte della Città Metropolitana di Messina, nessuno si sia accorto di così macroscopiche carenze, che hanno determinato ulteriori ritardi ed adempimenti”.
Tutto il resto, annunci, promesse di un pronto avvio dei lavori o requisitorie improvvisate contro fantomatici imputati, non cancelleranno mai  ritardi ed inefficienze che hanno causato la cancellazione del lungomare di Sant’Agata Militello.
“In mancanza di risposte certe ed esaustive, a tutela degli interessi della comunità, – conclude il documento dell’opposizione –  possano essere investiti della questione tutti gli organi competenti ad accertare eventuali responsabilità e/o ritardi e/o inadempienze in relazione ai mancati interventi urgenti ed all’iter tecnico-amministrativo posto in essere sinora da tutti i soggetti a vario titolo coinvolti”.

Documento_consiglio_comunale 28_01_2017

 

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