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Estorsione con metodo mafioso. Eseguite due ordinanze di custodia

I Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello e della Compagnia di Patti hanno eseguito due ordini di custodia cautelare in carcere emessi dalla Procura della Repubblica di Patti nei confronti di Salvatore Giglia, 49anni, residente a Sinagra, condannato in via definitiva a 6 anni e 3 mesi di reclusione, più 1.200 euro di multa, e Giuseppe Letizia, 52anni, residente a Capo d’Orlando, condannato in via definitiva a 4 anni e 2 mesi di reclusione, più 1.000 euro di multa.
letizia gigliaSono ritenuti responsabili del reato di estorsione in concorso continuata ed aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento scaturisce dall’ attività d’indagine condotta dalla Compagnia Carabinieri di Sant’Agata Militello per fatti risalenti al periodo tra il 2002 ed il 2007. I Carabinieri hanno accertato come Letizia, con l’appoggio di Giglia, appartenente alla consorteria criminale dei Bontempo Scavo, forte dell’autorevolezza mafiosa della famiglia oricense, imponeva il proprio monopolio imprenditoriale nel settore dello smaltimento dei rifiuti speciali e della manutenzione degli impianti di depurazione, costringendo i suoi concorrenti commerciali sul territorio a cessare l’attività o a rinunciare a lavori pubblici presso comuni dell’area nebroidea. Gli stessi soggetti erano già stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, nel 2008, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

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