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Le tartarughe liberate in mare

L’opera  insostituibile del personale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Palermo le ha rimesse in sesto dopo le disavventure cui erano incappate. L’intuizione del Rotary Club di Sant’Agata Militello e la preziosa collaborazione con l’Ufficio circondariale marittimo santagatese ha fatto il resto. E’ stata così una mattinata di grande fascino e dall’alto significato naturalistico. Accompagnate al largo dalla motovedetta della Guardia Costiera e scortate da un pubblico di curiosi ed appassionati a bordo di alcuni scafi, le due tartarughe caretta caretta sono così state restituite al loro habitat naturale, e sono tornate libere di scorazzare e nuotare nel moro mare, seguendo il loro destino.

tartarughe rotary 1L’iniziativa, come detto, è stata organizzata dal Rotary Club di Sant’Agata Militello, presieduto da Carmelo Di Giorgio, e curata in ogni suo dettaglio insieme alla segretaria del club locale Elisa Gumina ed a tutti i soci. Prima della liberazione in mare, presso il Circomare di Sant’Agata c’è stato un breve cerimoniale che ha visto l’intervento degli esponenti stessi del Rotary Sant’Agata Militello, degli esperti del Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo, rappresentato dalla dottoressa Eleonora La Cavera e da alti studiosi, e del comandante del Circomare santagatese Tenente Alfredo Ciociola.

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Alberto Visalli

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