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Consorzio autostrade ancora nel mirino, altro arresto

La D.I.A. di Messina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Messina, dr.ssa Maria Luisa MATERIA, nei confronti di Agostino Bernava, 66anni, funzionario del Consorzio per le Autostrade Siciliane di Messina, in quanto ritenuto responsabile del reato di “induzione indebita a dare o promettere utilità”. Contestualmente, è stata data esecuzione al separato provvedimento con cui l’Ufficio G.I.P. ha fissato un’udienza in camera di consiglio, per il 19.02.2015, presso il Tribunale di Messina, per decidere, in contraddittorio con le parti, sull’irrogazione o meno della misura cautelare del “divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione” nei confronti di un’impresa della provincia di Messina. Il provvedimento cautelare  è stato emesso su richiesta del Proc. Agg. Sebastiano ARDITA e Sost. Proc. Fabrizio MONACO della Procura di Messina, sulla scorta dell’informativa di reato della Sezione Operativa di Messina, coordinata dal Centro Operativo di Catania.  L’attività d’indagine, da cui è scaturita la suddetta informativa, ha tratto spunto da quanto denunciato da un imprenditore messinese, presso la suddetta Sezione Operativa, nell’estate dello scorso anno.  L’imprenditore ha denunciato, in particolare, che lui stesso ed il titolare dell’azienda citata in camera di consiglio per il 19.02.2015 avrebbero corrisposto denaro contante ed altre utilità al geometra BERNAVA , funzionario del C.A.S., in cambio dell’illecito affidamento di alcuni lavori per conto del suddetto Ente. Si tratterebbe, in particolare dei: “lavori  di pronto intervento per il ripristino delle condizioni di sicurezza rese precarie dalla mancata manutenzione di opere in verde invadenti la sede stradale in diversi tratti dell’autostrada A-20 Messina Palermo per l’importo di euro 40.000,00 iva esclusa”; “lavori urgenti ed indifferibili per l’attuazione delle misure fitosanitarie di emergenza per il contenimento e le radicazioni del punteruolo rosso delle palme lungo la stratta autostradale Messina – Palermo per un importo contrattuale di euro 92.587,00 iva esclusa”; “lavori di manutenzione ordinaria di sfalcio delle erbe da eseguire lungo la tratta autostradale Messina – Palermo per un importo contrattuale di euro 251.202,25 iva esclusa”.  Le investigazioni effettuate da questa Sezione Operativa in ordine ai fatti denunciati – che sono consistite anche in attività di tipo tecnico e dinamico, con intercettazioni e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, nonché esame di documentazione acquisita nel corso di perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Messina – hanno consentito di acquisire elementi di prova relativi alla commissione delle condotte delittuose poste in  essere dall’indagato e contestate dal G.I.P. con l’ordinanza. In particolare, il BERNAVA, prospettando ai suddetti imprenditori messinesi la possibilità di futuri vantaggi correlati alle prerogative proprie della carica ricoperta, avrebbe ottenuto un vantaggio non dovuto per il C.A.S. di Messina e cioè che i predetti lavori da eseguirsi in somma urgenza venissero effettuati ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello preventivato dallo stesso ente pubblico appaltante. Contestualmente all’esecuzione della misura, è stata effettuata la perquisizione del domicilio del BERNAVA e dell’ufficio di cui lo stesso dispone presso il Consorzio per le Autostrade Siciliane di Messina, ubicato in C/da Scoppo. Nel corso delle stesse, è stata rinvenuta della documentazione, ritenuta d’interesse, che è stata posta sotto sequestro. Agostino Bernava è il fratello di Maurizio, sindacalista della Cisl, componente della segreteria nazionale ed ex segretario regionale

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