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Tentata estorsione e usura, santagatese condannato

tribunale-pattiSi è chiuso con una condanna a 4 anni e 10 mesi il processo di primo grado nei confronti del 35enne di Sant’Agata Militello Franco Caiolo. Il Pm Bonazinga aveva chiesto una condanna a 4 anni. L’uomo era stato arrestato nel settembre del 2012 con l’accusa di usura aggravata e tentata estorsione ai danni di un piccolo imprenditore. Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, l’imprenditore era in difficoltà economiche per aver ristrutturato l’azienda ed acquistato un veicolo e gli chiese in prestito una piccola somma di denaro.  Caiolo, oltre a richiedere  assegni pari al valore delle somme di denaro elargite come garanzia, avrebbe chiesto  all’imprenditore interessi pari al doppio della somma prestata. Dopo qualche mese la vittima non fu più in grado di saldare il debito e iniziarono le minacce ed anche un’aggressione da parte dell’usuraio. Nel corso del procedimento la ricostruzione degli inquirenti è stata contrastata dagli avvocati difensori Decimo Lo Presti e Nunziatina Armeli ma il collegio giudicante composto da Lazzara, Rigoli e Molina, ha condannato l’uomo che dovrà pure risarcire il danno subito dall’imprenditore. L’imputato è stato pure condannato alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni ed al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione. Gli stessi difensori hanno preannunciato ricorso in appello. La parte offesa era rappresentata in giudizio dall’avvocato Giuseppe Mancuso. Nel processo si era costituita parte civile anche l’Acis di Sant’Agata Militello con l’avv. Giovanni Foti ma il suo diritto al risarcimento non è stato riconosciuto.

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