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Premi di maggioranza, leggi ed interpretazioni… Il Tar decide ad Ottobre

Tavolo“Non ci sarà alcun ricorso”, era stato detto. Dichiarazioni registrate a verbale nel corso della seduta d’insediamento del consiglio comunale che però, come era già noto da settimane, non hanno trovato seguito e concreta applicazione. Quel ricorso, da molti già ventilato tra i festeggiamenti notturni del 10 Giugno,  è stato invece presentato e adesso è giunta anche l’iscrizione ufficiale in calendario da parte del Tar di Catania, che ha fissato per Mercoledì 23 Ottobre alle 11:30 l’udienza di merito. Il ricorso, firmato dalla candidata al consiglio nelle file del Pd Rita Fachile, e dal presidente del circolo del partito Democratico n°1 Enzo Canonico, propone di ribaltare l’assegnazione della maggioranza in consiglio comunale alla coalizione che ha sostenuto il candidato sindaco Benedetto Caiola, forte di un’affermazione elettorale certificata da 4725 voti di lista per il 54,14% dei suffragi che hanno portato all’elezione di undici consiglieri, contro i nove del gruppo in appoggio al sindaco eletto Sottile. Nel loro dettagliato ricorso (pdf allegato sotto), proposto dall’avvocato Rosanna Monastra, i ricorrenti mettono in discussione l’applicazione della legge elettorale n°35 del 15 Settembre 1997 riguardo all’articolo 2bis, introdotto dal primo comma dell’articolo 8 della legge regionale n°6 del 5 Aprile 2011. La legge prevede espressamente che il premio di maggioranza possa essere attribuito alla coalizione in appoggio al sindaco eletto, che non ha ottenuto il 60% dei voti, anche solo al raggiungimento del 40% dei voti validi, sempreché nessun’altra lista o gruppo di liste abbia già superato il 50% dei voti validi. L’intuizione dei ricorrenti ha però letto, oltre la stesura letterale della norma, un’interpretazione che porterebbe a giudicare “snaturata e priva di significato” l’attribuzione del premio di maggioranza, tirando fuori la terza lista in corsa, quella che appoggiava il candidato sindaco Nicola Versaci che, non ottenendo il 5% utile a superare lo sbarramento per l’ingresso in consiglio, avrebbe trasformato in un duello la corsa per i seggi in consiglio. Per queste ragioni Fachile e Canonico, che si rifanno addirittura a quanto prescritto dalla normativa del sistema elettorale ma per i comuni inferiori a 10 mila abitanti, vedrebbero un’assegnazione più “consona” alle intenzioni del legislatore qualora attribuisse i 12 consiglieri alla coalizione Sottile, che ottenne il 45,86% delle preferenze, e soli 8 a quella oggi di maggioranza. Da questo “tsunami” verrebbero dunque esclusi dal consiglio Valeria Fazio, Achille Befumo e Salvatore D’Angelo, rimpiazzati, nell’ipotetica nuova maggioranza, da Rita Fachile, Aldo Scianò ed Enrico Natale. Al Tar, dunque, l’ardua sentenza, il prossimo 23 Ottobre, cui  i ricorrenti si sono appellati per chiedere l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti, annullare ogni altro atto o provvedimento antecedente, successivo o comunque connesso, presupposto o consequenziale ed infine , in via subordinata, chiedere la sollevazione della questione di legittimità dinnanzi alla corte costituzionale!

Pdf Ricorso Elettorale

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