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Riforma province. Mancuso: “Basta strumentalizzazioni. E’ in gioco il futuro del territorio”

La legge attuativa della riforma delle province ed istituzione delle Città metropolitane rischia di rimanere nuovamente bloccata dall’impugnativa del Governo nazionale, che ha già comunicato di non poter rinunciare alla contestazione di fronte la Corte costituzionale riguardo il mancato adeguamento delle norme sulla nomina del sindaco metropolitano, coincidente, nel resto d’Italia, con il primo cittadino del capoluogo.
bruno_mancusoIl Senatore di Area Popolare, Bruno Mancuso, invita dunque  il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone a calendarizzare nel più breve tempo i lavori per l’adeguamento alla riforma nazionale Delrio, come chiesto dal Governo: “Era facilmente prevedibile – afferma Mancuso –  che anche la seconda stesura del testo regionale si scontrasse con l’impugnativa. Auspico – prosegue Mancuso – che l’Assemblea regionale abbandonando la poco edificante pratica del voto segreto, dia prova  di un’assunzione di responsabilità, votando l’adeguamento della riforma”.  Secondo Mancuso il tempo perso dalla Regione rischia di compromettere le opportunità di sviluppo delle città metropolitane siciliane, al contrario di ciò che invece accade per i nuovi enti nel resto d’Italia, esempio ne sia la recente firma degli accordi, inseriti nel Patto per il Sud, tra il Governo Renzi e le Città di Reggio Calabria e Napoli.  “E’giunto il momento – conclude Mancuso – di abbandonare le strumentalizzazioni politiche e rendere operativa la riforma anche per non privare il territorio provinciale messinese di importanti sbocchi per il futuro”.

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