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Mutui, debiti e affidamenti. Lo strano affaire rifiuti

OLYMPUS DIGITAL CAMERAAgita periodicamente, a scadenze più o meno fisse, lo spettro del dissesto finanziario, rilasciando, su profili social o tramite un quotidiano in particolare, dichiarazioni allarmanti che prefigurano scenari nefasti per le casse del Comune, ponendo la città alla berlina nel comprensorio nebroideo. Non sa come fare a pagare gli stipendi né ai contrattisti ne ai dipendenti comunali di ruolo, quest’ultimi ancora in attesa del pagamento della mensilità di Novembre ma, proprio mentre accade tutto ciò, dall’altra parte chiede una anticipazione alla Cassa depositi e prestiti per 1.868.119.53 euro, a carico delle casse comunali per i prossimi 30anni, senza passare dall’approvazione del consiglio comunale, per pagare i debiti del sevizio rifiuti dell’anno 2013 gestito dall’Ato Messina 1, in liquidazione, senza procedere alla verifica ed eventuale regolarizzazione e compensazione delle differenza crediti-debiti esistenti tra il Comune e la stessa Ato Me1. E’ questa la politica, quantomeno bizzarra ed oscura, in materia economica, dell’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello che, al di là appunto delle dichiarazioni catastrofistiche, sembra non aver così chiara la strategia da seguire o, forse, al contrario, una strategia latente la sta probabilmente seguendo alla lettera. Intanto giova sapere che quel credito di € 1.372.201,92  per la fatturazione del servizio rifiuti dal 1 Gennaio al 30 Settembre 2013, l’Ato Messina 1 in liquidazione ha deciso unilateralmente di “cederlo” alla società Multiecoplast, la stessa impresa, i cui dipendenti appena pochi giorni fa hanno protestato per il mancato pagamento di numerose spettanze arretrate, destinataria dal comune di Sant’Agata Militello di quattro ordinanze contingibili ed urgenti più due delibere di estensione del contratto per affidamenti, dal 1/10/2013 al 31/12/2014, che ammontano a circa 2 milioni 800 mila euro, senza alcuna procedura di gara, manifestazione d’interesse o altro tipo di indagine di mercato. E’ la maggioranza consiliare che torna a denunciare l’oscuro “affaire rifiuti” santagatese, con un’interrogazione parecchio articolata proposta dai consiglieri Barbuzza, Gumina, Befumo e D’Angelo. Nell’interrogazione (Leggi interrogazione Ato1 Multiecoplast) gli esponenti di opposizione ricordano che al comune figurano crediti nei confronti dell’Ato 1 in liquidazione certificati, alla data del 31 Ottobre 2014, per € 3.374.124,51 , a fronte di debiti che ammontano a € 1.783.354,55 , con un differenziale di € 1.590.769,96  a favore del comune. Relativamente al 2013, periodo Gennaio-Settembre, quel differenziale a credito del comune ammontava invece a 851.640,01 euro, così come certificato anche dalle relazioni dell’ufficio ragioneria del comune e dal revisore dei conti.
giuntaPerché dunque l’amministrazione comunale santagatese, così come chiesto invece dal consiglio già a Febbraio 2014, rinuncia a tutelare gli interessi dell’ente ed a far valere quella differenza a proprio favore, determinata dal ricorso alle anticipazioni di cassa concesse dall’assessorato enti locali al comune ed assegnate negli anni all’Ato? “Appare francamente oscuro, oltre che piuttosto stravagante – scrivono i consiglieri di maggioranza –  il ragionamento secondo cui da un lato possono venire sospesi tutti i pagamenti verso terzi compresi gli emolumenti stipendiali dei dipendenti e dall’altro, contemporaneamente, si procede ad un indebitamento trentennale per liquidare fatture dell’ATO relative all’anno 2013 senza recuperare i crediti pregressi e pari, come detto, ad € 3.374.124,51”.
conf lavori maggioranzaL’opposizione chiede quindi al sindaco di assumere una posizione chiara ed inequivoca nei confronti della società d’ambito ATO ME 1 spa e della Multiecoplast srl, ritenendo che “il comune di Sant’Agata Militello dovrebbe procedere senza ulteriore indugio a compensare e regolarizzare tutte le partite contabili con l’ATO ME 1 spa e non procedere ad alcun pagamento né direttamente nei confronti della società d’ambito né, tantomeno, della Multiecoplast srl, al fine di evitare potenziali e disastrosi effetti che potrebbero prodursi sui conti dell’Ente, già in condizioni di deficitarietà strutturale, con possibile creazione delle condizioni di dissesto finanziario.

 

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