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“La luce dell’invisibile”, le applicazioni dalla radiologia all’arte ed alla storia

Un tema intrigante ed affascinante è stato trattato dal Dott. Giuseppe Salerno, Responsabile di radiologia presso la Clinica Candela di Palermo, in occasione dell’incontro mensile organizzato dal Rotary Club di Sant’Agata di Militello, presieduto dall’Avv. Nino Gerbino. L’illustre relatore ha appassionato i presenti sulle tecniche radiografiche applicate alle opere d’arte che ha utilizzato per effettuare analisi approfondite di numerosi importanti dipinti, tra i quali quelli di Antonello da Messina e della scuola del Caravaggio.Le immagini radiografiche hanno permesso negli anni al Dott. Salerno di studiare ciò che ad occhio nudo è invisibile ed hanno rivelato spesso dipinti sottostanti ad altri, ritocchi e restauri subiti di cui non si aveva conoscenza, aggiunte di strati pittorici a dipinti di grande valore, casi di riutilizzo della tela o della tavola, attacchi di insetti xilofagi, fratture delle opere d’arte e molto altro. Anche il Ritratto d’ignoto marinaio di Antonello da Messina ha mostrato, grazie ai raggi X, aspetti nella sua esecuzione impensabili e non visibili ad occhio nudo. La differente radiopacità dei materiali utilizzati, insieme al loro diverso spessore, consentono ad un occhio esperto di avere restituita un’immagine che consente di osservare contemporaneamente sia il dipinto visibile che quello soggiacente. La serata ha appassionato i presenti per l’originalità dell’argomento e per la particolare capacità espositiva del relatore, che in maniera semplice ha trattato tematiche complesse legate all’applicazione della tecnica diagnostica scientifica alla storia dell’arte. Nuove realtà si sono presentate all’attenzione degli intervenuti, che hanno avuto modo di scoprire ed ammirare, in un’ottica diametralmente opposta alla realtà visibile, le trame nascoste di creazioni artistiche di ogni epoca storica.

Francesca Alascia

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