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Da Porto dei Nebrodi a porto dei… rifiuti

 Il Castello Gallego ed il Porto dei Nebrodi, i due luoghi “simbolo” per antonomasia della città di Sant’Agata Militello, il primo per rappresentatività e storia il secondo per l’immensa valenza commerciale, imprenditoriale e turistica, caduti in disgrazia. Se del Castello abbiamo già parlato, tra banchetti e biblioteche serrate, stavolta tocca al Porto dei Nebodi, una delle infrastrutture portuali più grandi dell’intero meridione. La storia del suo cantiere, impantanato più che da ricorsi ed inchieste da chi ci marcia e ci specula sopra, è ormai nota, ma in attesa che qualcosa accada, ciò che disgusta è come l’intera area sia stata lasciata nel più completo degrado ed abbandono. Rifiuti di ogni tipo, sacchetti d’immondizia, cassette di legno,di metallo,elettrodomestici.
 Ma come, la porta d’ingresso del paese, la finestra di Sant’Agata Militello sul mar Tirreno e le isole Eolie ridotta a discarica e, talvolta, anche latrina, visto che tra i grossi acropodi rimasti accantonati lì c’è anche chi ne approfitta per i propri bisogni fisiologici. “L’area portuale è di pertinenza del Comune per quanto riguarda la pulizia, ed al Comune la situazione è stata più volte segnalata visto il grave rischio igienico sanitario”. La sentenza virgolettata è del tenente di vascello Alfredo Ciociola, responsabile dell’ufficio circondariale marittimo di Sant’Agata Militello, riportata stamani dai quotidiani regionali che l’hanno intervistato. Dunque, perché il comune non si muove? Perchè, per altro con la stagione estiva ormai avviata, il Porto dei Nebrodi continua rimanere il porto dei .. rifiuti?

 

 

 

 

 

 

 

 

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