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Assolto sottufficiale dell’esercito. Era accusato di accesso abusivo al sistema informatico

Il Giudice Monocratico del Tribunale di Messina, Dr. Micali, nonostante la richiesta di condanna a due anni di reclusione chiesta dal Pm d’udienza, ha ritenuto che il M.llo A.S., all’epoca in forza al Distretto Militare di Messina, non ha commesso il reato che gli veniva contestato. Ed infatti, a seguito di un contrasto fra l’A.S. ed altro soggetto impiegato presso l’ufficio militare, e dopo un sequestro del computer in dotazione al sottufficiale, è scaturita un indagine a conclusione della quale si era ipotizzata la commissione del reato di “accesso abusivo ad un sistema informatico protetto”. La lunghissima istruttoria dibattimentale, che ha visto sfilare dinanzi al Magistrato numerosi alti ufficiali dell’Esercito, all’epoca dei fatti ai vertici dell’istituzione militare in Messina, ha consentito di accertare che i comportamenti contestati al sottufficiale erano assolutamente legittimi e non integravano gli estremi del grave reato contestatogli.
pippo mancuso avvocatoIn realtà l’imputato ha dimostrato di non essersi mai collegato con la rete Ned, i cui dati, riservatissimi e sensibili, sono destinati all’accesso di persone specificatamente autorizzate. Il Pubblico Ministero di udienza ha tuttavia ritenuto la piena responsabilità dell’imputato e ne aveva chiesto la condanna alla pena di due anni di reclusione, motivando il rigore della chiesta pena con la delicatezza dei dati riservati e con la qualità di pubblico ufficiale dell’imputato. Il Giudice Monocratico non ha però condiviso la posizione dell’Accusa ed ha mandato assolto l’imputato con la formula ampiamente liberatoria “perché il fatto non sussiste”. L’imputato è stato difeso dall’Avv. Giuseppe Mancuso.

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